Andrea è un vero professionista: la sua ricerca non si ferma ad un obiettivo raggiunto. Nei suoi lavori ricrea le antiche metodiche, ed unisce uno studio rigoroso ed attento degli strumenti dei Maestri del passato ad una costante sperimentazione. Nelle sue opere si percepiscono vibrazioni di epoche passate, in strumenti perfetti in ogni dettaglio con sonorità cristalline.
Andrea, in questo campo, è probabilmente il più attento ai particolari. La sua arte riesce a fondere in un’unica struttura originale in legno le ricerche degli altri maestri, i propri studi, i progetti, i sogni. Da suo padre ha imparato che ogni strumento ha una storia da raccontare, che inizia nel momento stesso in cui il maestro ne progetta la realizzazione, anche esulando dagli schemi classici della professione. Il progetto assume una forza tale da rendere la realizzazione dello strumento una necessità imprescindibile, come il respiro. Solo così si può infondere vita ad un pezzo di legno, donargli un’anima, renderlo una creatura sensuale. Fondamentale è il raggiungimento dell’armonia tra la natura, lo strumento, il musicista; come se lo strumento stesso diventasse il mezzo per ricreare l’arcaico legame fra il musicista e la natura.
La continua ricerca creativa del Maestro lo ha portato alla realizzazione di due distinti progetti: “Musica delle Sfere” e “Quattro Elementi”. Il primo è formato da una serie di sette strumenti, ognuno dei quali identificato da un numero di serie e un nome. Questo corrisponde al nome dei corpi celesti del sistema solare conosciuti al tempo della nascita della teoria della musica delle sfere: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno. Ogni strumento è stato creato in base alla data di nascita del futuro proprietario. All’origine di questo progetto vi sono gli studi di Keplero, Pitagora, Platone, Aristotele, Cicerone, Nicoma, Leonardo da Vinci. Secondo questi pensatori le distanze relative tra i corpi celesti possono essere calcolate usando la matematica, basata sull’armonia musicale. Le quattro corde corrispondevano ai quattro elementi: Fuoco, Aria, Terra, Acqua. Questa simbologia, evidente agli autori citati, nel corso dei secoli è stata dimenticata.
Andrea Schudtz usa molto raramente tecnologie moderne. Spesso utilizza tecniche e mezzi dei Grandi Maestri e realizza copie di famosi strumenti. Il primo strumento della serie “Musica delle Sfere”, una viola di nome Marte, copia del modello di Guarnieri, ha ricevuto giudizi positivi ed entusiasti.
Il progetto “Quattro Elementi” è una serie di quattro strumenti: una viola, un violoncello e due violini. Ognuno corrisponde ad uno dei quattro elementi (Fuoco, Aria, Terra, Acqua) ed è stato realizzato in base a precisissimi calcoli. Al momento Andrea ha terminato il “Violino di Fuoco” e basta un’occhiata allo strumento per sentire l’energia e la passione vibrare nell’aria e capire il suono che produrrà. Il prossimo pezzo della collezione, già in fase di creazione, è il violino corrispondente all’elemento Acqua.
Il Maestro dice: “Oh! Questo violino sarà qualcosa di incredibile! Lo sto creando con tutt’altra tecnologia, e sicuramente sarà uno strumento di altro livello! Non sono trascorsi invano tanti anni di studi e analisi degli strumenti dei vecchi maestri”.
Nella bottega di Andrea Schudtz gli strumenti non si creano, ma rinascono. I progetti “Musica delle Sfere” e “Quattro Elementi” confermano che Andrea ha compiuto un ulteriore passo in avanti, rasentando livelli sublimi nella propria arte.